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L'Archivio Boris Golender

Tra le prime immagini che in età contemporanea documentano la continuità della pratica musicale nel costume popolare dell' Uzbekistan e dei paesi della Via della Seta è possibile produrre una collezione di cartoline illustrate de primi del ‘900, parte dell'archivio personale dello storico uzbeko Boris Golender. Le fotografie risalgono all'ultimo periodo del colonialismo zarista nel Turkestan (1900- 1917) e documentano il nascente interesse etnologico ed antropologico di una prima generazione di fotografi ed artisti russi nei confronti dell'area centro-asiatica. Sono ritratti di gruppi di musicisti popolari, suonatori di strumenti che celebrano occasioni di festa, accompagnano momenti significativi nella vita delle collettività, dalla nascita, alla circoncisione, alle nozze, al corteo funebre. Sono testimonianza dei diversi usi in un territorio non ancora identificato come entità omogenea e delimitata, ma piuttosto come intreccio di vie e stratificazione di etnie. Flussi di mercanti e di popolazioni differenti, tra deserti e ed oasi, in una lenta sedimentazione e grazie alla progressiva condivisione del territorio, danno origine alla connotazione antropologica e culturale delle principali regioni dell'Uzbekistan: valle di Ferghana, oasi di Tashkent, Samarkand e Bukhara; insediamenti di Khiva e Khorezm.