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Tecniche di Digitalizzazione - Istituto Centrale Beni Sonori e Audiovisivi

 Standard BWAVE AES - OAIS - MAG

  1. Risorse digitali
  2. Criticità del digitale
  3. Conservazione 

Risorse digitali

Le risorse digitali possono essere  classificate in due grandi categorie:

  • versioni digitalizzate di documenti fisici ottenute attraverso il processo di digitalizzazione (conversione di materiale non digitale in formato digitale).
  • documenti digitali senza corrispondenti fisici perché creati ex-novo (born digital).

Nel campo dei dati digitali sonori il processo di trascrizione di documenti analogici riveste una notevole importanza. Il riversamento in digitale per supporti fisici come dischi a 78 giri, cilindri di cera, dischi a 33 giri, nastri magnetici rappresenta una valida soluzione per mantenere il contenuto informativo e garantire la conservazione nel tempo.

Molti dispositivi analogici di riproduzione, inoltre, sono già praticamente estinti ed è sempre più difficile trovare sul mercato attrezzature quali riproduttori di nastri, lettori di dischi a 78 giri, lettori per cilindri di cera.

Alcuni supporti analogici con l'invecchiamento raggiungono livelli critici di degradazione e il riversamento su supporti diversi nel tempo più breve possibile è l'unico modo per preservare il contenuto sonoro. In questi casi l'applicazione delle tecnologie digitali sembra essere la soluzione migliore.

Le tecnologie digitali hanno avuto un enorme sviluppo negli ultimi anni e anche nel mondo degli archivi sonori si sono moltiplicate le iniziative e i progetti di digitalizzazione.

Sempre più  spesso si passa dalle tradizionali raccolte di supporti fisici  alle raccolte digitali.

I vantaggi del digitale sono notevoli:

  • Utilizzo delle informazioni in rete

Il contenuto viene trasferito dai documenti tradizionali, dai magazzini e archivi dei supporti fisici a sistemi di gestione distribuiti in rete locale o rete geografica, consentendo l'utilizzo anche simultaneo in diversi luoghi; consultazione on-line.

 

  • Duplicazione dei contenuti senza perdita di qualità

Esiste una facile opportunità di duplicare il dato senza perdita di contenuto informativo;

replica dei dati senza perdita dell'informazione e senza degrado della qualità.

 

  • Conservazione delle informazioni

L'applicazione delle tecnologie digitali costituisce un valido intervento per la conservazione del contenuto informativo di supporti considerati a rischio, (nastri analogici, dischi a 78 giri, cilindri di cera, ma anche vecchi manoscritti e testi antichi).

 

  • Trattamento del contenuto

            Restauro, editing, copie di diversa qualità per la consultazione e la diffusione

            trattamento automatico delle informazioni.

  • Ricerche - sistemi di ricerca interrogazione dei contenuti - disponibilità delle informazioni.

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Criticità del digitale

A fronte di questi enormi vantaggi ci sono però diversi aspetti critici: la rapida obsolescenza delle tecnologie digitali, l'instabilità e la fragilità dei supporti rendono gli oggetti digitali vulnerabili.

L'arco di vita dei supporti digitali può essere sorprendentemente breve e la rapida evoluzione delle tecnologie di rappresentazione del dato digitale può impedire l'accesso futuro ai dati.

Nel caso di perdita dei dati digitali si ha il fenomeno di tutto o niente, un dato digitale danneggiato è irrecuperabile , si ha la perdita completa del contenuto informativo.

Dischi a 78 giri con più di 100 anni di età si possono ancora ascoltare ai giorni nostri, se un supporto a 78 giri si rompe possiamo tentare di recuperarlo, intervenendo con tecniche di restauro. Così non è per i supporti digitali, la durata del supporto in genere è di pochi anni, se ci troviamo di fronte ad una cassetta di dati digitali danneggiata abbiamo pochissime possibilità di intervento a meno che non si abbiano a disposizione delle copie di backup.

  • Rischi specifici, che attentano alla persistenza nel tempo dei dati digitali:
  • durata fisica dei supporti per la memorizzazione dei dati (cd, dvd, floppy, ecc.) limitata nel tempo;
  • obsolescenza dell'hardware per la decodifica dei supporti (lettori di vario tipo);
  • obsolescenza del software per l'interpretazione dei dati (word processor, programmi di grafica, browser, ecc.);
  • obsolescenza dell'hardware per l'esecuzione dei programmi di interpretazione (microprocessori, computer, ecc.);
  • decontestualizzazione rispetto all'ambiente di riferimento

OBSOLESCENZA TECNOLOGICA

L'obsolescenza tecnologica è il risultato dell'evoluzione della tecnologia: come fa la sua comparsa una nuova tecnologia la più vecchia cessa di essere usata, nuovi supporti per memorizzare le informazioni rimpiazzano rapidamente i vecchi e i lettori, che venivano utilizzati fino a quel momento, non sono più disponibili. Le nuove versioni del software rendono costantemente le vecchie versioni obsolete e l'hardware necessario per il nuovo software cambia continuamente. Di conseguenza le informazioni che dipendono da una tecnologia obsoleta diventano inaccessibili. La durata dei supporti di archiviazione digitale in genere supera la durata della tecnologia che li supporta. La tecnologia che utilizza certi supporti cambia prima che questi siano vecchi.

Continuare a utilizzare tecnologia sorpassata, eccetto casi particolari, in genere non è conveniente.

Il problema dell'obsolescenza tecnologica pone gli archivi di fronte alla necessità di migrare il contenuto informativo in modo che questo sia ancora accessibile e al passo con l'evoluzione tecnologica.

La trascrizione digitale tra successive generazioni di supporti non presenta problemi di perdita dei dati e degrado della qualità del segnale. La qualità del contenuto può essere mantenuta all'infinito.

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Conservazione 

La conservazione dei dati digitali sul lungo termine è l'obiettivo primario della maggior parte degli archivi audiovisivi.

Tradizionalmente l'elemento principale che veniva considerato per la conservazione era la longevità del supporto fisico sul quale era memorizzata l'informazione. Nel digitale vanno considerati molti altri elementi come i metadati e l'ambiente hardware e software. Inoltre la velocità esponenziale dei cambiamenti nella tecnologia è tale che il più fragile dei supporti e il meno longevo può sopravvivere alla disponibilità di lettori per quel supporto. In questo senso, la fragilità dei supporti è meno rilevante per la conservazione rispetto al problema dell'obsolescenza tecnologica.

Per esempio un floppy disk che contiene dati è praticamente inutilizzabile se l'hardware necessario per leggerlo non è più disponibile.

Cosa serve per garantire la conservazione e l'accesso alle informazioni digitali sul lungo termine?

La fragilità dei supporti e la conservazione del dato digitale deve essere gestita.

Si devono adottare strategie di  conservazione adeguate altrimenti i dati diventeranno inaccessibili rapidamente. Le scelte dipendono dalla natura del materiale e dal sistema di archiviazione.

Vediamo le strategie maggiormente utilizzate per garantire la conservazione e l'accesso ai dati sul lungo termine, per contrastare la rapida obsolescenza tecnologica e la fragilità dei supporti:

REFRESHING

Realizzazione di copie periodiche dei dati su supporti più nuovi con l'utilizzo di procedure automatiche integrate agli archivi.

L'informazione viene copiata su un nuovo supporto prima che si vada incontro al deterioramento del vecchio. uesta tecnica offre una soluzione a breve termine per la conservazione del dato digitale.

MIGRAZIONE

Trasferimento ricorrente dei dati digitali da una configurazione o generazione di hardware e software alla successiva configurazione o generazione (è necessario che i dati siano memorizzati in un formato indipendente dal software).

Lo scopo della migrazione è presevare l'integrità dei dati digitali e consentire l'accesso nel tempo rispetto alla continua evoluzione della tecnologia.

Ogni organizzazione dovrebbe migrare i propri archivi verso nuovi aggiornamenti hardware e software, così da garantire le piene funzionalità dei sistemi originari e l'integrità delle informazioni digitali archiviate, garantire e mantenere il collegamento con i metadati, includendo le informazioni sulle migrazioni tra i sistemi sw e hw, adottare Standard per garantire la conservazione sul lungo termine.

La migrazione rappresenta una soluzione molto efficiente,  e offre elevate garanzie per la conservazione dei dati.

 

EMULAZIONE

Riproduzione software dell'ambiente tecnologico originario.

Vantaggio dell'emulazione rispetto alla migrazione è che il dato originale non subisce alcun tipo di alterazione. È l'emulazione dell'ambiente hardware e software che cambia nel tempo.

E' anche un metodo efficiente, perché una volta che i dati sono archiviati con metadati e software non sono necessarie ulteriori azioni, eccetto le operazioni di refreshing.

 

CONSERVAZIONE DELLA TECNOLOGIA - ENCAPSULATION

I dati sono conservati insieme all'hardware e al software da cui dipendono.

Questa tecnica prevede la conservazione, insieme agli oggetti digitali, di tutto ciò che serve per garantire l'accesso ai dati. La documentazione, in questo contesto, ha un ruolo fondamentale; sono inoltre indispensabili i metadati per la descrizione della risorsa, metadati che descrivono il software, l'hardware, metadati gestionali e metadati con informazioni sulla conservazione del dato.

COPIE DI BACKUP

Si effettuano delle copie di backup con procedure automatiche su supporti differenziati, provvedendo quindi alla separazione delle copie dagli originali. Gli ambienti dedicati alla conservazione devono presentare caratteristiche di climatizzazione definite ad hoc e devono essere collocati in un luogo distante dall'archivio principale. 

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