Il tema identitario è oggi fortemente sentitito nei paesi dell'Asia Centrale. Ad esso sono legate prospettive di sviluppo ed investimenti sul futuro. Ed è forse il terreno su cui si apre una più ampia possibilità di dialogo con i paesi di area occidentale. Le stratificazioni epocali e il coesistere di tradizioni nomadiche e sedentarie, religiose e laiche, rendono particolarmente ricco di sollecitazioni il panorama etnico e culturale centro-asiatico. Un richiamo a reinterpretare comunque le filosofie identitarie , in  riferimento ad ogni ambito etnico o nazionale, ritrovandone il senso dinamico e processuale.
Una galleria di ritratti  può raccontare alcune delle più importanti transizioni verificatesi in Uzbekistan nel corso del ‘900.  Vi compaiono volti di persone del popolo, di lavoratori, di bambini, di madri.  Ma anche ritratti di  intellettuali ed artisti, musicisti,danzatrici famose.  E' un lavoro di documentazione e raccolta che nasce da una forte esigenza di descrivere e ritrovare la storia e il carattere del popolo attraverso i suoi protagonisti e alcuni dei momenti topici; una "vetrina" del ricchissimo archivio della fotografia centro-asiatica. In tre grandi fasce epocali (anni '30; anni '60; anni '80 e ‘90) vengono documentate le trasformazioni di un mondo nel quale diverse tradizioni hanno lasciato la propria traccia, per poi riemergere, in anni più recenti, l'una accanto all'altra. E' così che la componente musulmana, ancora evidente nei costumi degli anni '20, in una società dal tratto più arcaico, lascia spazio nei decenni successivi alle icone sovietiche della esaltazione del lavoro, della vita collettiva, del progresso tecnologico. Più raffinate, ma forse meno espressive, le foto più recenti  testimoniano il crescente processo di  occidentalizzazione del Paese, attento tuttavia a mantenere un rapporto con la tradizione nei momenti della festa,della musica,della danza.